Tra i tanti luoghi di caccia prediletti da Ferdinando IV di Borbone, ce ne sono alcuni poco conosciuti, come quello di cui parliamo in questo articolo: si tratta del casino che si trova proprio a ridosso del Belvedere di San Leucio, sulla sua collina lussureggiante di verde: la paratella.
Oggi il complesso di cui si serviva Ferdinando durante le sue battute di caccia, è diventato un locale per ricevimenti. Ma questa non è certo la nostra storia.
La nostra storia è legata a ciò che questo luogo rappresentava nel 700 quando serviva alla sua vera funzione: la caccia. Il tipo di sport che si praticava alla paratella, però, era molto particolare e le ha dato il nome che conserva anche oggi: sì, perchè la paratella era, in pratica, una rete che veniva situata tra i rami degli alberi della zona per cacciare l'uccellagione che si trovava di passaggio e che ne rimaneva impigliata: la paratella "parava" i volatili tra le due alture opposte di San Leucio e di San Silvestro.
Il sito era destinato al ristoro reale e al trattenimento per il tempo libero nel verde del boschetto. Il fabbricato visibile oggi, è l'originale palazzina borbonica del 700: "fu costruito questo casinetto per ordine del re Ferdinando, onde servisse di abitazione della persona addetta alla caccia de' beccafiche, e de' torci nel contiguo boschetto, ma...di deposito delle reti e di trattamento alla M.S. ogni volta che recavasi alla mensionata cacciagion..."
Si tratta dunque di una sorta di real sito borbonico che, ovviamente, non è aperto al pubblico.